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1) Dizion. 5° Ed. .
BAMBAGIA
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BAMBAGIA.
Definiz: Sost. femm. Lo stesso che Cotone, ma nell'uso dicesi più comunemente del Cotone filato, più grosso di qualità.
Dal gr. βόμβυξ, che propriamente è il baco da seta, donde il basso gr. βάμβαξ e quindi βαμβάκιον. −
Esempio: Bocc. Decam. 7, 256: L'una aveva un materasso di bambagia bello e grande in capo.
Esempio: Cennin. Tratt. Pitt. 15: Se la vuoi più lucida [la carta], togli olio di lin seme, chiaro e bello, e ugnila con bambagia del detto olio.
Esempio: Bern. Orl. 4, 45: E portalo con tanta leggiadria, Che par ch'egli abbia in man bambagia o paglia.
Esempio: Mattiol. Disc. 1, 440: La pianta adunque che produce la bambagia, se bene non è delle grandi, ha nondimeno non pochi rami. Le foglie fa ella triangolari, e il frutto barbato come le nocciuole, ma grosso quasi di piena mano, il quale è pieno di bianchissima bambagia, tra la quale è il seme.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 465, 2: Cotone, lanugine bianca detta Bambagia, da bombix, dalla similitudine, ma che in verità si trae da un albero.
Definiz: § I. E per la Pianta che produce il cotone. −
Esempio: Mattiol. Disc. 2, 911: A i tempi nostri si semina la bambagia in Cipro, in Candia, in Sicilia, in Puglia, ed in altri luoghi; la cui lanugine è veramente calida e secca.
Definiz: § II. E per Carta di bambagia. −
Esempio: Vell. Cron. 11: E non avendo il testamento di Salvino altro che in bambagia, ne i titoli dei beni soprastemmo.
Definiz: § III. Figuratam. per Materia sommamente delicata e morbida. −
Esempio: Gozz. Op. scelt. 5, 410: Medoro, che intestine ha di bambagia.
Definiz: § IV. E pur figuratam. per Morbidezza, Delicatezza. −
Esempio: Dav. Colt. 518: Questo medesimo [concimare, annaffiare ec.] si può fare a' peschi e mandorli per vendere, non per suo uso, perchè usciti di tanta bambagia non pruovano.
Definiz: § V. Tener nella bambagia, dicesi per Tenere o Custodire checchessia con gran riguardo e delicatezza; che più comunemente dicesi Tenere nel cotone o in uno scatolino.
Definiz: § VI. Baston della bambagia, chiamasi proverbialm. il Gastigo che si dà altrui senza far rumore, più in effetto che in apparenza, onde il modo Bastonare col baston della bambagia o Gastigare col baston della bambagia. −
Esempio: Buonarr. Fier. 5, 1, 1: Ma non intesa bene arte sì fatta Cagiona in quella vece Esserci cari i baston di bambagia, Da cui più guardi 'l ciel le spalle mie, Di quale altra si sia dura percossa.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 509: Bastonare uno col bastone della bambagia, e in un'occasione ch'egli non se l'aspetti, e dolcemente gastigarlo, come per esempio quando venisse a chiedere qualche grazia, stimare che non corra tanto obbligo di fargliele.
Definiz: § VII. Cavare la bambagia del farsetto o del giubbone o Trarre la bambagia del farsetto o del giubbone, si disse figuratam. per Affaticare disordinatamente altrui in atto carnale. −
Esempio: Bocc. Decam. 3, 278: Sì la bambagia del farsetto tratta gli avea, che egli a tal ora sentiva freddo, che un altro sarebbe sudato.
Esempio: Cas. Rim. burl. 1, 16: Cavaci la bambagia del giubbone.